Ecco qua il video di Piazza Mincio. Questo è in notturna si è deciso di rigirarlo in diurna e poi vedrete i risultati!!!

Ideato e diretto da Giovanna Silvestri

Assistente alla regia e al montaggio Luca Liedl (che ringrazio vivamente)

bigliettodavisitarana

Manifesto-flyer2

 

 

 

Ecco la mia realizzazione dell’idea sulla promozione di Piazza Mincio

 

Manifestopiazzamincioblog

Finalemente….E’ giunta certo diciamo che i problemi non sono mancati, ma probabilmente possiamo dire che ci ho lavorato davvero tanto… L’idea è:

                                  Il Segreto

Piazza Mincio di per se è misteriosa è segreta, e come non raccontarla meglio che sotto forma quasi di una favola….

Per questo progetto avevo pensato quando ho cominciato a un girato particolare, infatti si sta definendo proprio una impresa ardua, non solo per il montaggio ma anche per……

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE A PIAZZA MINCIO… nooooooooooooooo

ROMA – Quei restauri distruggono il gioiello Coppedè
LAURA SERLONI
La Repubblica (Roma)

SOTTO accusa i lavori di riqualificazione di piazza Mincio, gioiello liberty dei primi del Novecento realizzato dall’ architetto Gino Coppedè. «I materiali utilizzati sono scadenti, non sono auspicabili neanche in periferia – accusa Isabella Stoppani, una residente che ha inviato un esposto al municipio e alla sovrintendenza dei Beni culturali – Speravamo in un intervento importante che ridonasse l’ originario splendore, così invece si sconvolge la forma originaria della piazza che da esagonale diventa quadrata». Sono decine gli abitanti contrari alla riqualificazione così com’ è prevista dal progetto elaborato dagli uffici tecnici del municipio II ed iniziata lo scorso 24 aprile. Alcuni marciapiedi diventano più larghi e invadono la carreggiata, i materiali con i quali sono stati originariamente realizzati erano cotto e gres scuro mentre ora saranno contornati da lastre di travertino bianco e sampietrini. Poi per proteggere gli slarghi che si creeranno sulla piazza sono previsti dei parapedonali in ferro battuto. «Si altera un patrimonio inestimabile e prezioso per Roma che ha fatto da sfondo a numerosi set cinematografici e che costituisce l’ unico esempio liberty in tutta la capitale – incalza Stoppani – Così quell’ angolo del quartiere Coppedè perde la sua forma originaria. Credo che, nonostante i sacrifici che comporterebbero per i residenti, si potrebbe pensare anche ad una pedonalizzazione dell’ area per mantenere inalterate le caratteristiche. Questi nuovi marciapiedi che sembrano dei grandi petali saranno presi d’ assalto da scooter e moto e anche solo pensare a dei paletti o catenine che li proteggono è follia». Interviene Alexandre Tessier, consigliere del Pd del municipio II: «Ho portato avanti l’ idea della semipedonalizzazione della piazza quando ero assessore ai Lavori pubblici, avevamo dato il via libera alla riqualificazione grazie ai fondi regionali di 200mila euro. Avevamo un progetto ambizioso ma mai avremmo potuto approvare questo piano disastroso. È un bene da tutelare, così si stravolge l’ essenza stessa della piazza come era stata pensata da Coppedè». Spara a zero anche il capogruppo del Pdl, Maria Claudia Mastrapasqua: «Vogliamo bloccare i lavori. Ho già contattato il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro che si è subito interessato alla questione e la prossima settimana ci sarà un sopralluogo della Sovrintendenza per fermare lo scempio». Idea condivisa anche da Massimo Carta, presidente della Commissione Lavori Pubblici del municipio II: «Chiediamo un provvedimento urgente, riqualificare non significa deturpare la piazza. E non stanno usando materiali di pregio». E intanto il capogruppo del Pd al municipio II, Giuseppe Gerace chiede che «siano previste delle telecamere in piazza Mincio per tutelarla dalle scorribande notturne e che ci sia un presidio fisso delle forze dell’ ordine».

 

 

 

A ’r centro de ’r quartiere Coppedè[1]
ce sta ’na fontana co’ li ranocchi
tra muri bbizzantini e bbarocchi:
riminiscenze da dove’ vvede’[2].

’Sto Coppedè era ’n mostro de bbravura,
c’aveva ’n gusto a mescola’ li stili
che in quattro palazzotti signorili
scrisse la storia de l’architettura[3].

M’aricorda[4] ’n concerto ch’ho sentito,
pe’ ppianoforte, ne ’r novantatré;
sonava ’n itagliano, ’n tal Cannato[5]

– era chiaro – appena diplomato[6]:
ne ’r programma, da Bacche a Sciombé[7]
c’era tutta ’a storia de lo spartito[8]!

 

 

[1] Viene così chiamata una piccola zona di Roma (pochi isolati che contano esattamente 17 villini e 26 palazzine), tra la via Nomentana e la via Salaria, realizzata ai primi del secolo scorso dall’architetto fiorentino Gino Coppedè.
[2] Reminiscenze da dover vedere.
Gli edifici del quartiere Coppedè sono realizzati con uno stile architettonico in cui le suggestioni del passato – torri medievali, finestre manieriste, stemmi barocchi – si fondono in modo perfetto con elementi desunti dal repertorio Liberty e Déco. Ne risulta un paesaggio unico: villini circondati da vegetazione, edifici in cui i motivi mitologici dell’antica Grecia si uniscono a un medioevo fantastico. Si entra nel quartiere attraverso un arco dal quale pende un enorme lampadario in ferro battuto (!). La decorazione è data da fregi, stucchi, cornicioni, mascheroni, balaustre, bugnati, statue e logge disposte in modo asimmetrico.
[3] Il risultato dell’opera di Coppedè è un paesaggio unico: villini circondati da una discreta vegetazione, edifici in cui l’antichità greca, con i suoi motivi mitologici, si uniscono al medioevo che si immagina da fiaba, con fate e cavalieri corazzati. In altri edifici si nota una dominanza del contemporaneo Liberty, fondato sulla stilizzazione di elementi della natura, come gigli, rose, campanelle, rami che si intersecano. Ma non è tutto: la Palazzina del Ragno, per esempio, con i suoi archi disposti asimmetricamente e il faccione scolpito, vuole riecheggiare la statuaria assiro-babilonese (cui del resto occhieggiava anche l’arte barocca).
[4] Mi fa tornare in mente.
[5] L’episodio è vero, anche se il nome è di fantasia…
[6] Ricordo, per chi non lo sapesse, che al diploma di pianoforte bisogna eseguire brani per un’ora complessiva, che coprono l’arco della storia della musica, dal settecento a (più o meno) i giorni nostri…
[7] Forse non tutti lo sanno, ma i romani sono fantastici nello storpiare i nomi stranieri, che tentano di forzare sempre alle regole del proprio dialetto. Qui si citano nientemeno che Bach e Schönberg…
[8] Ovvero della musica.

fonte

Dopo questo periodo di assenza, purtroppo il lavoro e lo studio a volte occupano tutto il tempo a disposizione, posso dedicarmi al mio blog, sto infatti preparando l’esame di Laboratorio su Piazza Mincio e ora esprimerò tutte le mie idee per la realizzazione della promozione di questa piazza. Non è assolutamente un argomento facile dato che , essendo una piazza così nascosta nei quartieri di Roma, è difficile pensare di far emergere un posto così speciale in un quartiere poco conosciuto sia dai turisti che dagli stessi romani.

Come arrivare in questa fantastica piazza:  da Termini prendere la linea 92 per 9 fermate scendere alla fermata Tagliamento/Clitunno e a piedi per 200 metri. Oppure con i tram 3 e 19 e scendere alla fermata Piazza Buenos Aires e fare 3 metri a piedi.

Qua è il Concept che potrei definire….

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